venerdì 27 aprile 2018


HANS GEORG GADAMER

1 – L’ermeneutica come attività ‘costitutiva’ dell’esser-ci.

Per Hans Georg Gadamer (1900-2002), l’attività interpretativa è da intendersi:
a) non più come una attività propria o ‘esclusiva’ dei dotti;
o   come in età medioevale e riformista (re-interpretare la ‘verità’ dei testi sacri) o in età moderna e illuminista (re-interpretare la ‘giustezza’ dei testi giuridici);
b) quanto, piuttosto, come un'attività propria o ‘costitutiva’ dellesser-ci.
o   in quanto riguardante la relazione che ogni individuo si trova ad instaurare con testi, autori e contesti (cioè significati, scopi e valori) della ‘tradizione’ cui appartiene.



2 – La ‘circolarità’ interpretativa (interpretans e interpretandum).

Da un lato, nell’interpretare l’interpretandum, l’interpretans si trova a mettere ‘in gioco’ - a mutare o modificare - quello che è l’insieme dei suoi pre-giudizi, pre-nozioni e pre-supposizioni.

D’altro lato, nel lasciarsi interpretare dall’interpretans, l’interpretandum lascia che si mettano ‘in gioco’ - a mutare o modificare - quello che è l’insieme dei suoi significati, scopi e valori.

3 – La 'tradizione' (‘extra-metodicità’ della Verità e 'fusione' di orizzonti).

Diversamente da un 'dato' fisico-naturale, un “costrutto” storico-sociale (un testo scritto, un quadro o una scultura, uno spartito musicale, etc.) ‘non’ coincide con il suo “costruttore” … perché:
a) 'trascende’ il costruttore che lo ‘ha voluto’ (il costrutto ci dice dell’autore ma, anche, del 'contesto' in cui nasce, del 'linguaggio' in cui è espresso, etc.);
b) ‘vive’, nel corso dei secoli, di una sorta di ‘vita propria’ (per le 'diverse' re-interpretazioni che, secolo dopo secolo, ne vengono dai singoli interpreti offerte).

Con l'aumentare della distanza (cronologica) dal periodo in cui un 'costrutto' viene realizzato va aumentando la possibilità di comprendere (logicamente) il costrutto medesimo … e questo perché,  con l’aumentare delle interpretazioni che ne vengono date, va aumentando la possibilità di:
a) confrontare fra loro le interpretazioni stesse (natura “extra-metodica” della Verità storica);
b)  scartare le interpretazioni peggiori per“sostituirle” con le migliori (“fusione” di orizzonti).

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