HANS GEORG GADAMER
1 – L’ermeneutica come attività ‘costitutiva’ dell’esser-ci.
Per Hans Georg Gadamer
(1900-2002), l’attività interpretativa è da intendersi:
a) non più come una attività propria o ‘esclusiva’ dei dotti;
o come
in età medioevale e riformista (re-interpretare la ‘verità’ dei testi sacri) o in età moderna e illuminista (re-interpretare
la ‘giustezza’ dei testi giuridici);
b) quanto, piuttosto, come
un'attività propria o ‘costitutiva’ dell’esser-ci.
o in
quanto riguardante la relazione che
ogni individuo si trova ad instaurare con testi, autori e contesti (cioè significati, scopi e valori) della ‘tradizione’ cui
appartiene.
2 – La ‘circolarità’ interpretativa (interpretans e interpretandum).
Da un lato, nell’interpretare
l’interpretandum, l’interpretans si trova a mettere ‘in gioco’ - a mutare o
modificare - quello che è l’insieme dei suoi pre-giudizi, pre-nozioni e
pre-supposizioni.
D’altro lato, nel
lasciarsi interpretare dall’interpretans, l’interpretandum lascia che
si mettano ‘in gioco’ - a mutare o modificare - quello che è l’insieme dei
suoi significati,
scopi e valori.
3 – La 'tradizione' (‘extra-metodicità’ della Verità e 'fusione' di
orizzonti).
Diversamente da un 'dato'
fisico-naturale, un “costrutto” storico-sociale (un testo scritto, un quadro o
una scultura, uno spartito musicale, etc.) ‘non’ coincide con il suo
“costruttore” … perché:
a) 'trascende’ il
costruttore che lo ‘ha voluto’ (il costrutto ci dice dell’autore ma, anche, del
'contesto' in cui nasce, del 'linguaggio' in cui è espresso, etc.);
b) ‘vive’, nel corso dei secoli, di una sorta di ‘vita propria’ (per le 'diverse' re-interpretazioni
che, secolo dopo secolo, ne vengono dai singoli interpreti offerte).
Con l'aumentare della distanza (cronologica)
dal periodo in cui un 'costrutto' viene realizzato va aumentando la possibilità
di comprendere (logicamente) il costrutto medesimo … e questo perché, con l’aumentare delle interpretazioni che ne
vengono date, va aumentando la possibilità di:
a) confrontare
fra loro le interpretazioni stesse (natura
“extra-metodica” della Verità storica);
b) scartare
le interpretazioni peggiori per“sostituirle” con le migliori (“fusione”
di orizzonti).
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