MICHEL FOUCAULT
1 – “l.e parole e le cose” ('strutture' epistemiche e 'pratiche' discorsive).
Per Michel Foucault (1926-1984)
il “potere” viene a offrirsi come un’istanza non tanto ‘centralizzante’ (esercitata
da ‘altri’ e ‘altrove’, come da
sempre si è voluto sostenere) quanto, piuttosto, ‘pluralizzante’ (‘compartecipata’ da tutti gli
appartenenti a una comunità) …
… un’istanza, questa, per la
quale l’uomo non è “produttore di” ma, piuttosto, “prodotto da”:
- ‘strutture’ epistemiche (storicamente) 'pluri-dimensionali': interessate ad espungere tutto ciò che è – o, meglio, ‘viene ‘’mostrato’ - come ‘irrazionale’ (cioè come non vero, non buono, non giusto, etc.) dall'intero orizzonte dell'esperibile;
- ‘pratiche’ discorsive (socialmente) 'conferitrici-di-senso': impegnate a promuovere o, piuttosto, ’avallare’ tale espunzione sulla base di una ‘corrispondenza’ fra parole e cose che risulta, di fatto, più 'efficace' (= utile) che realmente fondata (= vera).
2 – “Archeologia del
sapere” (l’uomo ‘invenzione recente’)
Sul piano storico-filosofico
(“Archeologia e sapere”, 1969) il riferimento è agli sviluppi di tutte quelle scienze ‘umane’ che hanno inteso “trattare”
l’essere umano - di fatto sempre ‘in divenire’ - alla stessa stregua di ogni
altra entità ‘naturale’ …
… sviluppi, questi, in cui:
a) eludendo l’irriducibilità dell’Essere all’ente … con l’elaborazione di ‘espedienti’
linguistici di fatto privi di un ‘referente’ reale (come ad esempio ‘Essere’
e ‘sostanza’ , ‘causa prima’ e ‘fine ultimo’, ‘identità’/’diversità’, etc.);
b) gli esseri umani – soggetti di una conoscenza che mai può ritenersi conclusiva - hanno inteso perseguire
il ‘controllo’
sull’uomo stesso … riducendolo a ‘oggetto’
di una conoscenza conclusiva (l'uomo “è un'invenzione recente”).
3
– “sorvegliare e punire” (follia e devianza).
In termini giuridico-istituzionali (“Sorvegliare e punire” del 1975) il riferimento è a tutti quei luoghi ‘disciplinanti’ in cui - alla luce di un ‘modello’ di normalità
(di fatto, sempre teorico) – il potere dominante ha inteso “ri-modellare” comportamenti “non-conformi” al
modello stesso …
… luoghi come ad esempio scuole e
ospedali, manicomi e prigioni, in cui:
a)
all'insegna di ciò che viene inteso come 'follia' (il pensare male) e 'devianza' (l’agire male),
e con il ricorso a specifiche tecniche di 'premiazione' e 'punizione’;
b)
i saperi succitati sono stati asserviti al restringimento/allargamento
delle sfere di libertà di chiunque ‘dissente’ da norme (etiche), regole (sociali)
e leggi (politiche).
Nessun commento:
Posta un commento